Il teatro dà la possibilità di giocare con il mistero
senza la pretesa di spiegarlo.
Una fiaba itinerante, uno spettacolo dedicato al mondo dell’infanzia.
Il percorso immaginario della fiaba incontra un percorso reale e le
tappe significative delle avventure dei personaggi diventano per il
bambino tappe reali. Lo spettatore, attraverso lo stupore e la meraviglia,
potrà entrare nella narrazione e seguire il percorso fiabesco.
Il lavoro drammaturgico si è basato sulle caratteristiche formali
del linguaggio della fiaba. Non si è trattato quindi di adattare
una fiaba per la scena, ma di espandere il linguaggio tipico della
narrazione fiabesca alla dinamica dei personaggi nello spazio.
LA TRAMA
…… . Una principessa promessa in matrimonio al principe
di un regno lontano intraprende un lungo viaggio per raggiungere
il suo sposo, protetta dai doni fatati della madre, un fazzoletto
con tre gocce del suo sangue e Falada, un cavallo che sa parlare.
Ma durante il viaggio la principessa perde il suo talismano e la
cattiva serva che l’accompagna prende il suo posto. La principessa
è costretta a giurare, pena la morte, di non rivelare mai
a nessuno la verità.
Una volta giunte a palazzo, la principessa è destinata a
fare la guardiana delle oche, mentre la serva sposa il principe
e fa uccidere Falada perché non riveli l’inganno. La
principessa prega il macellaio che ha ucciso Falada di di inchiodare
la testa del cavallo morto sulla porta della città.
La principessa e Corradino, il ragazzo che guarda le oche, escono
dalla città attraverso l’arco di Falada. La ragazza
parla con la testa del cavallo con grande stupore di Corradino.
Al recinto delle oche la ragazza si toglie il cappello facendo brillare
al sole i capelli d’oro. Corradino tenta di toccarli ma un
vento improvviso gli ruba il cappello e lo obbliga a lasciare in
pace la ragazza.
Corradino decide di dire tutto al re. Il re segue i ragazzi e vede
accadere tutti questi fatti prodigiosi di cui chiede spiegazione
alla guardiana. Lei rivela di essere sotto un giuramento e di non
poter raccontare a nessun essere umano il suo segreto. Il re le
consiglia di sfogarsi raccontando le sue sventure alla stufa.
La guardiana delle oche parla nella stufa, ignara che il re sta
ascoltando tutto dal tubo. Il re, capito l’inganno, chiede
alla ragazza di partecipare al banchetto reale. Durante il banchetto
il re chiede alla falsa principessa come punirebbe qualcuno che
l’avesse ingannata esattamente come lei ha fatto. La serva
viene smascherata e punita con la stessa pena che lei stessa ha
indicato: rinchiusa in una botte irta di chiodi e fatta trascinare
via da due cavalli.
Il principe e la principessa si sposano. |