L A M I N A R I E
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esagera
eudemonica
poema della forza
tu, misura assoluta di tutte le cose
Jack e il fagiolo magico
la guardiana delle oche
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eudemonica
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Eudemonica è un lavoro che attinge dalla tredicesima massima di Arthur Schopenhauer nell‘ ”Arte di essere felici”.
L’eudemonia è la ricerca di una felicità interiore, è vivere con un demone buono, non è l’espressione della gioia ma coincide con il desiderio di trattenere in se la serenità.
La rappresentazione si interroga intorno ai limiti stessi della rappresentazione.
In scena un’attrice sola che non vuole rendere evidente l’azione scenica: i suoi movimenti sono trattenuti. L’interesse non va verso l’espressione delle proprie capacità attoriali, ma al contrario verso un altro compito, ossia quello di imprimere nello spettatore una dinamica interna al suo corpo, sfidando le convenzioni teatrali in termini di ritmo.
Eliminando la soggettività dell’individuo-attore si produce una separazione, un vuoto che porta al distacco dalle azioni dando la possibilità di guardarle dall’esterno.
Lo spazio scenografico è determinato da un contenitore attraverso il quale le azioni si leggono come attraverso una lente.


EUDEMONICA
Stratagemma n.1
- Appendice -

con
Cristina Curcio
Tania de Cesare
Febo Del Zozzo
interferenza
Bruna Gambarelli
regia
Febo Del Zozzo
produzione
Associazione Laminarie
e Settore Cultura
Comune di Bologna

L’ Appendice ha preso corpo in due nuove figure che sono state necessarie per continuare la ricerca avviata in EUDEMONICA Stratagemma n.1.
Abbiamo cucito un’ appendice all’inizio di EUDEMONICA Stratagemma n.1, non abbiamo cambiato discorso, lo abbiamo fatto cadere nel gioco.
Guardando attraverso l’ Appendice si ribadisce, il modulo precedente che ha trovato, nella cucitura forzata, una tenuta. Ora ci sono due blocchi diversi per origine ma fortemente legati.
La cucitura fatta male con filo grosso fa molta tenerezza, da un senso di provvisorietà necessaria per potere continuare.

 

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