Esagera muove
dalla scoperta della qualità fortemente teatrale degli scritti
di Varlam Salamov. Dopo aver trascorso 17 anni nei campi di lavoro
sovietici, Salamov tornato in libertà, scrisse “I racconti
della Kolima” mostrandone la vita e la psiche oltre ogni limite
al di là del bene e del male e solo così la si può
mostrare, senza iniezioni di emotività, senza indagini psicologiche,
le parole superflue appaiono un sacrilegio.
Il suono delimita e segnala i tempi e i ritmi delle azioni.
All’inizio solo lo sbatter d’ali d’uccelli. |